sabato 24 dicembre 2011

Berlinesi a Colori: perché i piedi mozzati sono importanti quanto le buone maniere


1 Dicembre2011
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È giovedì, e che si fa oggi oltre a cacciare a calci i diplomatici iraniani dalla Gran Bretagna? Si mangiano gli gnocchi, va bene. E poi? No, non insistete, ve lo abbiamo già spiegato che i denti si lavano tutti i giorni. Ed è inutile che facciate finta di niente, lo sappiamo che ci volete bene e non aspettate che noi per dare un senso a questa vita, anche se questa vita...ma non dilunghiamoci oltre. Oggi la scaletta è -se possibile- ancora più leggiadra del solito, e per leggiadra intendiamo (ovviamente) strafica:
  • Russia: Domenica il partito di Putin vincerà le elezioni per il rinnovo della Duma (il parlamento russo). Il punto è capire di quanto vincerà. Se prende meno del 65% è una disfatta. Ci affidiamo ai reportage di Figaro e Le Monde per spiegarvi tutto quanto.
  • La storia del vaiolo: ci piace un sacco lo splatter, ma pure le storie strane. Quella di come l'umanità ha iniziato a combattere questo virus ne è un ottimo esempio. Partiamo dalla guerra francoprussiana e arriviamo al dibattito sulla libertà individuale di rifiutare le cure. Quante ne sappiamo eh? eh?
  • Piedi mozzati e spiagge canadesi: a proposito di splatter ecco la storia di 8 (otto) piedi sinistri mozzati ritrovati in un a fascia costiera tra Canada e Stati Uniti. Veronica dice che è carino pensare che ci sia un feticista omicida che colleziona piedi destri, o un serial killer di zoppi. Voi nel dubbio, se siete in Canada, lasciate perdere le passeggiate romantiche in spiaggia. 
  • La scuola di buone maniere: è in Svizzera ed è l'ultima rimasta. Si insegna a non parlare di denaro in Europa (Russia esclusa), e a non usare l'inchiostro rosso se scrivete ad un buddista (perché è il colore che si usa per le incisioni sulle bare). Ah, non è per casalinghe, è per donne in carriera che hanno capito che le buone maniere rendono più di un master.
  • Alan Moore: mica pizza e fichi. Lui è quello che ha disegnato il fumetto di V per Vendetta, si è totalmente dissociato dal film, è anche cantante, è cieco da un occhio, sordo da un orecchio e a 40 anni si è dichiarato mago. Sciamano per l'esattezza.
  • L'ecolocazione: che? Vedere da ciechi.  Lui si chiama Daniel Kish, è cieco, ma vive come se non avesse nessun tipo di handicap. Come? Facile, fa come fanno i pipistrelli.
  • Alex Steinweiss: voi non avete di chi sia, ma vi interesserà sapere che è quello che si è inventato una cosa che voi adorate: le copertine dei dischi. Prima di lui pare che fossero di un marroncino molto poco à la page.
  • La parola di oggi: 'austerity'. Chiamateci sorgente di saggezza, faro di speranza, ma non occorre ringraziarci, noi siamo contentissimi di spiegarvi la storia delle parole.

THE SPOONS, Out goes the light
COLD WAR KIDS, Hang me up to dry
THE VACCINES,   Wetsuit
JUSTICE, Dance
THE DISTILLERS, City of angels
SIMON AND GARFUNKEL, Sound of Silence
WU LYF, We Bros
GLASS CANDY, Warm in the winter
BRIGITTE, Coeur de chewingum


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giovedì 24 novembre 2011

La lana vergine si compra al Bon Marché di Parigi, ce lo hanno detto i concierge

24 Novembre2011
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Mario Monti di qua, Mario Monti di là, l'Independent dice che da quando c'è lui è cambiato addirittura l'atteggiamento delle élite culturali italiane (vabbe', élite, quelli dei Musei Capitolini). Voi però non avete idea della Commissione di tecnici (e che tecnici) che Berlinesi a Colori ha messo in piedi per selezionare le mejo notizie di questa settimana. Proprio non lo potete capire. Noi però vi amiamo con tutti i vostri limiti, venite qua, abbracciamoci, e poi mettete il caffè che portiamo la chiacchiera:

  • Elezioni: si vabbe' la Spagna blablabla. Ma vuoi mettere con la storia di quell'americano che dice che in Libia ci sono i talebani al governo? Chi è questo? Quello che vuole sfidare Obama (facce ride)
  • Messico: se ci ascoltate siete gente studiata e probabilmente sapete della guerra tra narcos che sta distruggendo questo paese. Noi vi parliamo di chi ogni giorno si fa il mazzo, e senza armi cerca di ricostruire la coscienza dei messicani 
  • Corea del Sud: la crisi degli studenti. Sì, ma non quello che pensate voi. Questi qui hanno un corpo di polizia che si occupa di NON (N-O-N) far studiare i ragazzi dopo le 10 di sera. Qui l'istruzione la prendono sul serio, studiano 13 ore al giorno, c'è un mercato di ripetizioni private che nemmeno fossero anfetamine, e i test di ammissione delle università sono così importanti che i coreani sono i primi al mondo nella classifica degli studenti bocciati che si suicidano (ridiamo insieme)
  • Concierge: cioè il mestiere più antico del mondo. Il portiere degli alberghi di lusso. Ne parliamo con Nicolò de Rienzo, autore di "Nessun Problema" un libro che racconta di segreti, aneddoti e capricci, e noi, in tutta onestà, non ce lo potevamo fare sfuggire. 
  • Il marchio della pura lana vergine: quello che ogni volta che lo vedete non sapete come diavolo fare a lavarlo. Ecco, per Creative Review (gente che ne sa) è il logo più bello di sempre. Lo ha disegnato un italiano, Franco Grignani, ma lo ha firmato con uno pseudonimo. Perché? Faceva parte della commissione giudicante. Insomma dietro c'è tutta una storia che Grisham fa la figura di un Antonio Ricci qualsiasi.
  • Privacy, copyright e internet: c'è il rischio che Facebook non possa più fare il cazzo che gli pare con le impostazioni sulla riservatezza. In America è stato messo ufficialmente sotto controllo dalla Federal Trade Commission e forse è una rivincita anche per voi. In Europa invece il commissario per l'agenda digitale, Neelie Kroes, ha ammesso che la legislazione sul copyright fa schifo, e che difendersi dalle nuove tecnologie è una stronzata.
  • Il primo centro commerciale: è Le Bon Marché di Parigi, creato da Aristide Boucicaut. L'idea gli è venuta con l'Esposizione Universale di Parigi del 1867, ha chiesto ad un ingegnere, uno che si chiama Gustave Eiffel (uno qualsiasi insomma) come fare a costruire una roba così grande. Le Bon Marché fu così rivoluzionario che ispirò addirittura 'Al paradiso delle signore' di Zola, ed è stato il primo posto al mondo ad avere (udite udite) i prezzi fissi, i saldi in periodi prestabiliti, la consegna a domicilio e l'ingresso libero (c'era la door selection, e i coatti come Matteo non sarebbero mai entrati se non fosse stato per Aristide). Non ci dite che siamo fissati con Parigi, perché 'non è colpa nostra se le cose interessanti succedono lì' (cit. Veronica).
  • Itabolario: la parola che Evelina ha scelto per questa puntata è 'quotidiano'. Voi lo sapete quale è stato il primo quotidiano della storia? No che non lo sapete, per questo ci dovete ascoltare.

domenica 20 novembre 2011

I Berlinesi diventano buzziconi, ma rimangono sul pezzo e conoscono la differenza tra soupe d'onion e zuppa di porri (che le buone maniere non si improvvisano)

17 Novembre2011
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La buona notizia è che ci sono solo buone notizie. La prima: è giovedì. La seconda: ci sta Berlinesi a Colori. La terza: siamo ingrassati di 30 minuti (e se sbagliamo qualcosa amateci lo stesso). La quarta: abbiamo delle notizie che vi facciamo fare gli splendidi agli aperitivi dei prossimi 6 mesi.
Nella scaletta di oggi c'è tanta Francia. Evelina ha dato il meglio di sé, e a sto giro vi portiamo alle presidenziali, poi in un cinema vicino Marsiglia, in Tibet e a spasso per i buolevard più curiosi degli arrondisment parigini (perché semo i più matti). Insomma, ecco il menu della giornata:

  • Noi, che siamo sempre troppo avanti, pisciamo l'argomento elezioni spagnole (che tanto si sa già come va a finire) e vi parliamo delle presidenziali francesi di maggio prossimo. A spiegarci tutto quanto è Victoire, giornalista e autrice della rubrica esterofila di Radioluiss. La scusa è un sondaggio de Le Nouvel Observateur, che mette in luce alcune tendenze interessanti: la fiducia nei partiti è in perenne calo, e una popolazione sempre più vecchia implica un vantaggio fisiologico per i partiti conservatori. Il rischio è quello di una guerra generazionale (qualcosa di simile a quello che si intravede da noi). E poi vi parliamo anche di come stanno le cose nei partiti maggiori, perché nell'Ump di Sarkozy ci sono parecchi scazzi, e nel Partito Socialista, il vincitore delle primarie, Hollande, è uno che chiamano 'Babar'. Per dire.
  • Il primo cinema della storia. Non è a Parigi, è a La Ciotat, il paesino vicino Marsiglia in cui alla fine dell'Ottocento andava in villeggiatura una famiglia molto appassionata di cinema: i Lumiere (mica cazzi). Nella stazione di La Ciotat hanno girato questo famosissimo corto, e adesso il comune ha deciso di spendere un po' di soldi per far rivivere 'il' cinematografo.
  • Un posto freddo e lontano, il Tibet. A marzo il Dalai Lama ha deciso che la sua carica sarebbe dovuta essere solo spirituale. E quella politica? Se la becca uno che da ragazzo ha iniziato a studiare grazie alle due mucche vendute dai suoi genitori. Ora sta a lui decidere come organizzare la protesta nei confronti della Cina, che coi loro diritti ci si pulisce il culo. Poi ci sta anche tutta la questione su come si sceglie il presunto successore del Dalai Lama (roba di ceneri cremate, e di bambini che nascono nell'istante in cui quell'altro muore)
  • Cristina continua a regalare consigli su come fare ad affrontare con eleganza le controversie della vita. Oggi si parla di deodoranti e di zuppe di aglio e cipolla.
  • Fare estinguere alcune specie, è una cosa crudele, ma a quanto pare gli scienziati ci stanno riflettendo. E sono tutti d'accordo (tigri e panda compresi. Facciamo la rivoluzione?)
  • Facciamo i bohemien acculturati. Oggi parliamo di un libro di Raymond Queneau appena uscito in Italia. Si chiama Conosci Parigi e si basa sulla rubrica che lo scrittore teneva per il giornale parigino L'intransigeant, in cui raccontava Parigi attraverso domande, curiosità e aneddoti. Un esempio? Il primo ristorante fu aperto in via des Poulies nel 1766,  e l'origine del nome si deve a un particolare consommé che si serviva, il 'restaurant', cioè ristoratore. Insomma, o vi beccate le solite guide o vi fidate di noi e di Queneau
  • Ingrassare sembra la scusa migliore per inaugurare una rubrica firmata in tutto e per tutto da Evelina. Di volta in volta parleremo di una parola attraverso la storia 'romanzata' della sua etimologia (ma quanto semo fichi eh?). La parola di oggi è 'antipolitica'.
Playlist:
DAFT PUNK, Technologic
YELLE ft. CROOKERS, Cooler Couleur
ADRIANO CELENTANO I want to know
THE SMASHING PUMPKINS, Tonight tonight
BETTY EVERETT, Shoop Shoop Song 
M83, We own the sky
PHOENIX, Lasso
KORN, Word up
AMY WINEHOUSE, Like smoke
GORILLAZ, Melancholy hill

giovedì 10 novembre 2011

Qui si rivendica l'uso disinvolto del dito medio come forma di bon ton, voi fate un po' come ve pare, purché non siate olandesi alle prese con la demografia

10 Novembre2011
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Ma voi, oggettivamente, come fate a stare per una settimana senza di noi? Ecco, quindi prendete fiato, respirate a pieni polmoni e leggete (cercando di frenare l'entusiasmo) la nostra scaletta quotidiana, cercando di districarvi tra la concezione del tempo di Bergson, dell'umorismo di Pirandello e della simpatia di Veronica (e quella ci hanno dato, noi avevamo chiesto Pierfrancesco Favino, ma era occupato con una fiction su Moggi). Questa settimana Cristina, che è persona seria e che lavora, era in una riunione fiume con persone che avevano un disperato bisogno dei suoi consigli, però la settimana prossima recuperiamo con uno speciale sulle scuse da usare. Dicevamo:


  • Le 'cose americane': vi aggiorniamo su quello che di nuovo sta succedendo in America (ché quello che succede in Europa lo sapete già), roba di referendum bocciati, di Obama che recupera i consensi e di Cain (il candidato repubblicano) accusato di molestie sessuali. Dalla quarta donna. (So' proprio focosi sti conservatori, non c'è niente da fare).
  • 7 miliardi: tranquilli che non vi stiamo chiedendo soldi, però dato che la settimana scorsa la popolazione mondiale ha raggiunto quella cifra, noi ne approfittiamo per parlarvi di demografia. Chi è stato il primo a contarci? Uno che non aveva niente di meglio da fare, certo, d'altronde è lo stesso che per primo ha deciso di analizzare lo sperma al microscopio, e anche il pepe perché 'pizzica'.
  • Le avventure di Tintin: state boni che non si fa pubblicità a nessuno. Il film è solo una scusa per raccontarvi una storia che inizia nel Belgio negli anni '20, da una matita nota per aver ideato la 'linea chiara' (ve spiegamo tutto noi) e per essere quella di Hergé, disegnatore che passa dalle accuse di collaborazionismo nella seconda guerra mondiale, all'amicizia con uno dei suoi fan dell'ultima ora: Steven Spielberg, tutto spiegato come solo quelli di Time sanno fare. (A proposito, i Berlinesi al cinema ci sono andati, e il nostro giudizio su un film in cui il protagonista fa il reporter non può che essere oggettivamente di parte, cioè wow).
  • Un italiano al Guggenheim: Maurizio Cattelan, artista provocatore, dissacrante, iconoclasta (per capirci: la foto è una sua opera, e sta a Milano di fronte alle Borsa, poi, poi 'Him' uno scolaretto inginocchiato con la faccia di Hitler, e altre cose che vi spieghiamo) dal 4 Novembre può vantarsi di avere una retrospettiva nel museo più sexy che ci sia, il Guggenheim di New York (quello tutto strano fatto da Lloyd Wright, mica cotica). Perché dovete andarci (e portarci una maglietta che Matteo diventa scemo per queste cose).
Playlist:
FRATELLI LA BIONDA, I want to be your lover
GAZEBO PENGUINS, Troppo facile
BUGO, Casalingo
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, Mio fratellino ha scoperto il rock'n roll
LYKKE LI, Dance Dance Dance
BAUSTELLE, Charlie fa surf 



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giovedì 3 novembre 2011

I gradi di separazione tra Papandreu e Lina Sotis state sicuri che sono più di 6, anche perché essere un paese in recessione è parecchio volgare (coff coff)



3 Novembre2011
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Oggi non sappiamo davvero da dove iniziare, quindi iniziamo. I Berlinesi vi spiegano perché la teoria dei 6 gradi di separazione è in realtà una bufala priva di qualsiasi base scientifica. Se però ci sono ragazze che vogliono corrompere sessualmente Matteo per avere il contatto facebook del meccanico di quello che vende le mozzarelle alla vicina di casa di uno che ha visto di sfuggita Ryan Goslin, fate pure. Poi, nel resto della puntata abbiamo chiacchierato con Francesco Costa e la figlia putativa di Lina Sotis, Cristina (verso metà puntata se avete fretta).
 
  • Il casino che non stanno facendo in Grecia (qui c'è puzza di Termopili). Ieri annunciano un referendum per chiedere alla popolazione di esprimersi in merito ai tagli di bilancio. Non facciamo in tempo a valutare la portata politica (e anche filosofica) di un comportamento del genere che dobbiamo fare i conti con un consiglio dei ministri di quelli che nemmeno Sorkin. Mentre i greci sudavano freddo, noi eravamo al telefono con Francesco Costa, e cercavamo di fare chiarezza tra gli annunci della Bbc che davano Papandreu dissionario, e il taglio dei tassi d'interesse con cui Mario Draghi debuttava alla presidenza della Bce. La situazione era ingarbugliata, ma voi potete pensarci mentre mangiate il nuovo panino di McDonald pensato da Gualtiero Marchesi, l'Adagio. Francesco dice che non è buono come il Vivace, ma melanzane e ricotta valgono un tentativo.

  • Usciamo dall'attualità e torniamo a parlarvi di cose che succedono in posti lontani, perché per noi è importante che voi abbiate argomenti da sfoggiare agli aperitivi, e soprattutto che nessuno vi contraddica. In Asia il matrimonio è in crisi, ma non come è in crisi in Occidente. A quanto pare le donne non ne vogliono più sapere di preparare le zuppe di tofu in casa. E questo non sarebbe nemmeno un problema, se non fosse che per colpa dei pregiudizi (in India) e della politica del figlio unico (in Cina) fra 40 anni ci saranno qualcosa come 60 milioni di maschi spaiati. Non vogliamo fare i sensazionalisti ma vi avvisiamo, di sto passo ci sarà un vero e proprio mercato nero di mogli, prostituzione e (FINALMENTE) poligamia. E daje!

  • Cristina è tornata dalla tournée che l'ha portata fino in Asia ad insegnare le 'buone maniere according to Lina Sotis pensiero'. Oggi la questione è delicata e riguarda la preparazione (gonna stretta permettendo) e l'igiene personale delle crostate che vostra sorella Iolanda vi propina come foste il peggiore degli idioti. (Il blocco è tratto da una storia vera, ma nessun fratello è stato maltrattato)

  • In Canada pubblicare link che rimandano ad un articolo considerato diffamatorio non è reato. Lo ha deciso la Corte Suprema, e anche se a voi non sembra così rilevante è molto utile per capire da che parte vanno le intenzioni di chi prova a regolamentare il web, e cioè in vacca. Veronica dice che il problema è l'aterritorialità, Matteo annuisce con lo sguardo di chi sa cosa vuol dire fare ogni mattina la pipì su tutti gli alberi vicino casa.

  • Sempre meno persone sono disposte a pagare per la musica, e il mercato discografico cambia, si adatta e si inventa modi per diminuire il rischio flop. Quelli che prima erano i talent scout adesso sono diventati esperti nel riconoscere le band che barano e 'comprano' l'apprezzamento dei fan sui social network. Per correre meno pericoli le case discografiche ci danno sempre più dentro nell'organizzare reality show musicali o programmi tv come Glee per imparare a usare per bene i media 'tradizionali'.

Playlist:
COLLEGE Feat. ELECTRIC YOUTH, A Real Hero
THE CRIBS, Men's needs
FRANZ FERDINAND, Take me out
THE EDITORS, Papillon
THE CHARLESTONES, Westfora Carillon
DESIRE, Under Your Spell

lunedì 31 ottobre 2011

Di rivoluzioni arabe, di sistemi elettorali imbecilli, dell'incredibile storia dei minatori cileni (non quella che sapete, mica siamo il Tg1, questa inizia il giorno che li hanno liberati) e di omini sui semafori

27 Ottobre 2011
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La sconvolgente rivelazione del primo blocco di oggi ha a che fare con l'intimità di Veronica. Ci parla candidamente dei suoi problemi e delle sue difficoltà che possiamo riassumere nel motto 'a me mi piace caldo'. Nel resto della puntata i Berlinesi hanno detto/fatto/scritto/baciato:

  • Le elezioni in Tunisia e in Egitto, i paesi che hanno dato il là alla primavera araba cercano di raccoglierne i frutti, democraticamente parlando. In Tunisia ha vinto il partito di opposizione, islamista moderato, e con un leader molto carismatico che vanta anni di esilio. In Egitto è tutto più complicato: mancano i soldi per far votare gli egiziani tutti insieme, e quindi la popolazione voterà in 3 periodi. A Gennaio conosceremo la composizione del Parlamento egiziano, il cui compito sarà quello di scrivere una Costituzione e sottoporla al popolo con un referendum. Se passa, solo allora si andrà alle presidenziali.

  • Detroit, città industriale per eccellenza (la Termini Imerese americana per farla facile), a pezzi per colpa della crisi del settore automobilistico, dove una metà delle popolazione è disoccupata e l'altra metà sta andando via. Anche se queste sono le premesse, forse non tutto è perduto. Comune e associazioni di beneficenza si stanno dando da fare, ed esiste un progetto per mettere su un centro di ricerca high-tech che rischia di trasformare Detroit dalla concessionaria d'America alla nuova Silicon Valley.

  • I 33 minatori del Cile, quelli che rimasti sotto terra per 69 giorni, ora fanno le star. Hanno un team di 60 avvocati che si occupa di contrattare con le case editrici e cinematografiche per i diritti della loro storia. A quanto pare esiste anche un diario segreto, scritto da uno di loro durante la prigionia, pieno di dettagli scabrosi su omosessualità, tentativi di suicidio e cannibalismo. Di questo diario ne sapremo di più a breve, loro per ora girano il mondo e fanno i conferenzieri, partecipano alle feste dei sosia di Elvis, alle celebrazioni della Chiesa Ortodossa e agli eventi di Disney World. Il patto è uno solo: non si parla di quello che è successo sottoterra.

  • L'Ampelmännchen, cioè l'omino dei semafori di Berlino compie 50 anni. Nato da un progetto di Karl Peglau, psicologo del traffico, a cui il comune di Berlino Est chiese di studiare un rimedio per l'elevatissimo numero di pedoni investiti. Il problema era banale: i semafori pedonali erano piccoli, poco luminosi e si confondevano con i cartelloni pubblicitari. Lui propose di umanizzare la luce degli attraversamenti pedonali con un omino di cappotto e cappello. Con l'unificazione di Berlino l'Ampelmannchen venne rimosso, ma una referendum degli abitanti dei quartieri dell'Est ha deciso nel 2005 che l'ometto sarebbe dovuto ritornare. Insomma, auguri.

Playlist:
L'ORSO, Serenata Rap
FEDDE LA GRAND, Put your hands up for Detroit
QUEENS OF THE STONE AGE, No one knows
ANCIEN REGIME, Live less! Live Better!
NEW ORDER, Blue Monday
BLOC PARTY, Helycopter

sabato 22 ottobre 2011

Keep Calm and Carry On, che noi vi spieghiamo come si guarda nel sedere dei pulcini mentre vi portiamo nella redazione dell'unico giornale al mondo che continua a fare soldi.

  
20 Ottobre 2011

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Roma va in tilt a causa di un evento eccezionale: un temporale. Metro bloccate per allagamento, autobus che non passano (e se passano sono pieni e non si fermano) e una Veronica molto indispettita (per non dire incazzata come una biscia, o come un ministro dell'Economia qualsiasi) perché è rimasta bloccata a Termini per 3 ore . Poi vabbè, c'è quel fatto marginale della cattura e della morte di Gheddafi. Ciancio alle bande, la scaletta è questa:
  • Ormai se non parliamo dei Repubblicani non siamo contenti, quindi eccovi il nuovo candidato: Herman Cain. Va fortissimo negli ultimi sondaggi, anche se il favorito rimane Romney. Ha una biografia interessante perché non ha niente a che fare con il mondo della politica, a parte un tentativo nelle presidenziali del 2000 e uno nel 2004 al Senato. Però nella ristorazione spacca tutto (è americano, dategli hamburger e patatine e sarà felice): è stato responsabile di 400 Burger King e ha risollevato le sorti della Godfather's Pizza, comprandosela pure. In una recente intervista ha fatto un po' la figura dello scemo, però nell'ultimo dibattito a Las Vegas si è fatto valere (non che ci volesse molto in mezzo a quei cadaveri creazionisti).
  • Folha (“Foglio”) di S. Paulo, un giornale che della famosa crisi dell'informazione non sa che farsene. La sua edizione cartacea va a ruba: 305 mila copie vendute ogni giorno. Questo perché “se una cosa la dai gratis poi non puoi metterla a pagamento” (al mio segnale scatenate i doppi sensi), e cioè: per leggere il sito del Folha dovete pagare. Un'altra spiegazione è che la redazione punta tutto sugli scoop vecchio stampo (roba seria insomma) e sulle notizie esclusive. Poi c'è questa cosa stranissima: non ci sono fact-checker o copy editor. I giornalisti scrivono i loro articoli in tranquillità, poi ogni mese gli danno la “pagella” con tutti gli errori commessi. Dolcissimo, viva il Folha.
  • Voi lo conoscete il poster Keep Calm and Carry On vero? Se lo avete appeso nelle vostre camerette, come Matteo, e però non ne conoscete la storia, state tranquilli, siamo qui apposta. Il poster venne stampato nel '39, prima che l'Inghilterra entrasse effettivamente in guerra, e soprattutto immaginando che i tedeschi attaccassero con i loro famosi Blitzkrieg. Le cose però andarono diversamente (cioè niente Blitzkrieg, ma tanta guerra di logoramento e un'opinione pubblica che si dimostrò insofferente ai messaggi sui manifesti; anche perché in quel periodo, gli unici a saper maneggiare bene la propaganda erano i nazisti) e i 2,5 milioni di poster furono distrutti, tranne due copie. Nel 2000 un librario, ne trova uno dentro il più classico degli scatoloni e decide di esporlo. Ai clienti piace, e il libraio ne ritocca il design, lo manda in stampa e inizia a venderlo. A questo punto arriva Mark Coop, autore televisivo britannico (di 'chi vuol essere milionario' tra le altre cose), che si accaparra la licenza per lo sfruttamento del marchio in Europa (per cavilli burocratici lo ottiene in Europa e non nel Regno Unito) e comincia a vendere magliette, poster e portachiavi. Solo che la gente si incazza e lancia una petizione per annullare l'esclusiva di Coop sul marchio (perché, dicono, è una cosa che appartiene a tutta l'Inghilterra, un po' come 'Mind the Gap', che è un marchio che possono usare tutti). La questione è ancora aperta, per queste cose ci vuole tempo, ma intanto questa ve la rivendete.
  • Se parlare del sesso degli angeli è una cosa cervellotica e fine a sé stessa, parlare del sesso dei pulcini è questione molto più delicata. Oggi vi parliamo del sessaggio (cioè come si fa a capire se è maschio o femmina) dei pulcini. Siccome fa veramente schifo dovete per forza ascoltarvi la puntata, perché quando si parla di culi e cose disgustose Matteo non si tiene. Qui possiamo solo dirvi che tutto è iniziato in Giappone e che la notizia è collegata all'uscita del nuovo libro di Joshua Foer (fratello del più famoso Safran) in cui si parla essenzialmente di come far funzionare la memoria umana. 
  • Concludiamo la puntata con un'intervista alla maggggica Cristina, voce sensuale della rubrica “La gente ci hanno problemi, ovvero lezioni di bon ton”. Oggi si parla di outfit femminile: schiena scoperta oppure no? E per lui, i gemelli, quanto devono essere grandi? i migliori sono davvero quelli del nonno?(Gente di un certo livello insomma)


Playlist:
THE FRATELLIS, Everybody Knows You Cried Last Night
THE TING TING, Hands
MAXIMO PARK, Let's Get Clinical
ARCTIC MONKEYS, Teddy Picker 
YELLE, Je veux te voire
BAUSTELLE, Baudelaire

sabato 15 ottobre 2011

La sempiterna questione morale sulle dimensioni della patata, sul Prodotto Interno Lordo, e su una coppia di reali più belli di William e Kate



11 Ottobre 2011
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Siamo vicini ai nostri amici fraterni del Belgio che si trovano ad affrontare una delle peggiori crisi della loro storia. E non parliamo del record di giorni senza governo. La crisi è quella della patata autoctona. Noi li abbracciamo e gli diciamo che si può vivere anche senza. Passando alle questioni serie (ahah, ma che mattacchioni che siamo) ecco la scaletta:
  • Mega reportage di Wired Us su una stazione radio a onde corte che trasmette fruscii intervallati dalla lettura di lettere e numeri, controllata dalla Difesa russa. Alcuni dicono che sia abbandonata, altri che trasmetta dei segnali cifrati per le spie russe che operano all'estero. Altri ancora che sia parte di un sistema automatico di contrattacco nel caso il Cremlino subisca un bombardamento nucleare. La chiamano The Buzzer. A noi è piaciuto tutto, e siamo finiti a parlare e di stazioni radio per spie, le number stations (Veronica si dissocia da tutto questo entusiasmo, e anzi un'altra parola di entusiasmo (no, non 'entusiasto') e denuncia tutti quanti, pure voi che non avete nessuna colpa, se non quella di essere)
  • Henrietta Lacks. Una sconosciuta morta di cancro nel 1951. La storia finisce (e in un certo senso inizia) con le sue cellule, prelevate da un dottore per cercare di studiarne la malattia. Era una nera, cresciuta in un villaggio di schiavi. Oggi le sue cellule si chiamano HeLa e hanno contributo a studiare le terapie contro il cancro, l'emofilia, il morbo di Parkinson e le malattie a trasmissione sessuale. E' tutto raccontato in un libro, di Adelphi. Lo trovate qui e se decidete di comprarlo, parte dei guadagni andranno ai discendenti di Henrietta, che nel frattempo sono rimasti poveri.
  • La storia delle nozze dei reali in Bhutan, che è un posto piccolo, ed escludendo la famiglia reale non esiste un sistema di cognomi, internet e la tv sono arrivai nel '99, e la Costituzione ce l'hanno dal 2008. Si vive abbastanza bene, e del Pil non gliene frega nulla. Loro usano il Fil, cioè la Felicità Interna Lorda e il Dalai Lama è tanto tanto fan. In tutto questo la principessa è una gnocca spaziale.
  •  Quelli che Occupy Wall Street. Una notizia mainstream per i nostri canoni, ma dato il pressapochismo con cui ve la raccontano, a Veronica ve la spiega come si deve. Un'idea ve la fate su questo tumblr
  • La puntata si chiude con la rubrica 'la gente ci hanno problemi, ovvero lezioni di bon ton' curata da Cristina (che non adulerete mai abbastanza)


Playlist:

 WEEZER, Hang On
THE SMITHS, Panic  
 THE GOSSIP, Heavy Cross
B.O.B. ft. HAYLEY WILLIAMS, Airplanes
R.E.M., Shiny Happy People


giovedì 6 ottobre 2011

Facciamoci le pere a Vancouver e lanciamo gatti nei McDonald's mentre prendiamo in giro Christie (meglio noto come 'buzzicone')


4 Ottobre 2011
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I Maya c'avevano ragione, la fine delmondo è vicina. Soprattutto se a Roma vedi passare due autobus 360 uno dietro l'altro. Tanta ciccia in questa puntata, perché a noi piace coccolarvi. Insomma, abbiamo parlato di:
  • I casini col Nobel per la medicina, andato a tre signori di cui uno (Ralph Steinman) deceduto proprio pochi giorni fa. I problemi sono sorti perché, solitamente, il Nobel non si assegna post mortem. La vera notizia è che il 7 ottobre si scoprirà il vincitore del Nobel per la pace e tra i Berlinesi si aprono le scommesse: si tifa Unione Europea, ma se dovessimo giocarcela alla Snai punteremmo su uno dei protagonisti della Primavera Araba.
  • Gli attuali candidati repubblicani alle primarie negli Stati Uniti non sono abbastanza fighi, e tra la folla spunta una nuova figura: quella di Christopher Christie, per gli amici del muretto Chris, governatore del New Jersey. Il repubblicano mainstream, dalle posizioni conservatrici ma non troppo, che sarebbe proprio il candidato perfetto. C'è però un problema: è ciccione (Veronica, in via confidenziale lo chiama 'buzzicone')
  • Il nuovo presidente del Senato francese è il socialista Jean-Pierre Bel, che ama definirsi un "montanaro". Nato nella regione di Midi Pirenei e laureato in Diritto pubblico, ha la biografia di un Power Ranger: si è opposto al franchismo, ha accolto rifugiati in Francia e inviato roba utile ai combattenti. Tutto questo ci è servito come scusa, perché a dirla tutta smaniavamo dalla voglia di lanciare "Moi... Lolita" di Alizée.
  • A Vancouver, in Canada, c'è una clinica in cui è possibile farsi le pere sotto la supervisione dei medici, e ti danno pure gli aghi sterili! Però la roba te la devi portare da fuori, perché dalla vita non è che si può avere proprio tutto. Chiusa dal governo conservatore guidato da Stephen Harper, la clinica InSite è stata riaperta dopo la sentenza unanime della Corte Suprema. (In Italia li avrebbero già definiti 'giudici bucatini')
  • Rebecca Greenfield dell’Atlantic Wire e ha ricostruito quello che pare essere il decalogo sulla segretezza applicato dalla Apple per non far trapelare nulla sui nuovi prodotti. Roba che nemmeno chi ci lavora è a conoscenza dei vari progetti, vengono diffuse notizie false, i prototipi viaggiano in jet privati e sono contenuti in sacchi neri. Vengono presentati in una stanza senza finestre e lì succedono cose che voi umani...
  • In Russia, c'è questo gruppo di artisti pazzi che si chiama Voina e che vuole sovvertire il sistema e far sentire la propria voce. Come? Bè ma è facile: lanciando gatti nei Mc Donald's, vestendosi da preti/poliziotti per entrare nei supermercati e non pagare la spesa o simulando un'orgia nel Museo Nazionale di Biologia (vedi foto). Ma l'impresa che ci è piaciuta di più, perché siamo stupidi come i bambini dell'asilo, è stata l'aver dipinto un fallo di 65 metri sul ponte levatoio di San Pietroburgo. Ahahahha un fallo, capite?
  • Per concludere da oggi parte la rubrica 'la gente ci hanno problemi, ovvero lezioni di bon ton' tenuta da quel genio del crimine che risponde al nome di Cristina (anche detta @crilearebe) (chi doveva capire ha capito) e che del perculare il pressapochismo e la poracceria di certe rubriche dei quotidiani italiani ha fatto un'arte. (se avete fretta andate direttamente a sentire gli ultimi 5 minuti di podcast)
    Playlist:
    - THE FRENCH HORN REBELLION, Up all night
    - STARFUCKER, Death as a fetish
    - THE KINKS, All day and all of the night
    - ALIZEE, Moi Lolita
    - ALEX TURNER, Stuck on the puzzle
    - ARCADE FIRE, Rebellion
    - BLINK 182, What's my age again


lunedì 3 ottobre 2011

Fosse per Veronica, la Grecia potrebbe fallire in questo istante, fosse per l'Economist pure.



27 Settembre 2011
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Veronica si presenta, e pronti via, tira fuori un'etimologia di quelle che ignoranti levateve. Da dove viene la parola handicap. Ora, ogni volta che sentirete pronunciare quella parola penserete sempre ai Berlinesi (ehi piano con le battute, gli unici autorizzati a fare del sarcasmo siamo noi).

Oggi si parla, informa e cazzeggia su:

- Pezzone dell'Economist, che nell'editoriale di questa settimana sostiene che un eventuale fallimento della Grecia non sarebbe poi tutto sto disastro. E' raro, ma a volte anche gli Stati falliscono, e statisticamente, si riprendono anche parecchio in fretta. Insomma sti cazzi della Grecia e pensiamo a salvare Spagna e Italia.

- Negli Stati Uniti i repubblicani cercano candidati in grado di sfidare quel gran pezzo di fregno di Obama. Per ora i più accreditati sono Perry (molto di destra) e Romney (mormone, con le opinioni sfumate di un democristiano). Nei dibattiti televisivi i candidati dei tea party sono sottotono, il pubblico invece fa casino nei momenti sbagliati, e uno dei candidati peggiori viene perculato dall'internet

- Avete presente 'Hallelujah', la canzone che hanno rifatto cani e porci, e che hanno usato (sempre cani e porci) come colonna sonora per la qualunque? Cohen (l'ha scritta lui, mica Buckley, ignoranti) ha finalmente detto quello che pensiamo tutti: 'abbasta'. Ne approfittiamo per parlarvi di questo pezzo, che cantate senza sapere che cosa voglia dire. (non ringraziateci, lo facciamo con piacere)

- Il Design Museum di Londra inaugura una retrospettiva su Kenneth Grange (chiiiii? mo te lo spiego), che è quello che ha dato la forma ad un sacco di cose che conosciamo molto bene, dai taxi di Londra ai rasoi Wilkinson allo sbattitore Kenwood, alla Kodak Brownie 44A della foto. Mica cotica.

- La notizia è che esiste un progetto che intende creare un parco 'per cowboy urbani' nel vecchio aeroporto di Tempelhof. Noi la usiamo come scusa per parlarvi della bellissima storia di Gail Halvorsen, meglio noto come 'il bombardiere di caramelle', che alla fine degli anni '40 fu protagonista del 'ponte aereo per Berlino', messo in piedi dagli alleati per rifornire di cibo la popolazione di Berlino Ovest.
Playlist:

SUBSONICA, La Funzione
USELESS WOODEN TOYS, Non Soddisfa
I CANI, Le Coppie
NOAH AND THE WHALE, L.I.F.E.G.O.E.S.O.N.
ARCTIC MONKEYS, Teddy Picker
AMY WINEHOUSE Feat. MARK RONSON, Valerie
THE WITHEST BOY ALIVE, Courage

Non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello


Ci siamo. Quest'anno si riparte con un sito nuovo di pacca (e se ci possiamo permettere un giudizio di parte, bello come il sole), un nuovo logo (ancora più bello del sole, grazie grazie, come dite? abbiamo un senso estetico da fenomeni? ah lo pensate davvero? uh, ma che tesori che siete) e soprattutto una nuova speaker (parecchio gnocca pure lei, ma tanto voi non la potete vedere, gne gne gne) (ah, dimenticavo, è pure un fenomeno), si chiama Veronica, ha un PhD in stupidonomia, non sa le lingue, ma ha uno zio senatore, e per noi queste sono cose importanti.