giovedì 10 novembre 2011

Qui si rivendica l'uso disinvolto del dito medio come forma di bon ton, voi fate un po' come ve pare, purché non siate olandesi alle prese con la demografia

10 Novembre2011
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Ma voi, oggettivamente, come fate a stare per una settimana senza di noi? Ecco, quindi prendete fiato, respirate a pieni polmoni e leggete (cercando di frenare l'entusiasmo) la nostra scaletta quotidiana, cercando di districarvi tra la concezione del tempo di Bergson, dell'umorismo di Pirandello e della simpatia di Veronica (e quella ci hanno dato, noi avevamo chiesto Pierfrancesco Favino, ma era occupato con una fiction su Moggi). Questa settimana Cristina, che è persona seria e che lavora, era in una riunione fiume con persone che avevano un disperato bisogno dei suoi consigli, però la settimana prossima recuperiamo con uno speciale sulle scuse da usare. Dicevamo:


  • Le 'cose americane': vi aggiorniamo su quello che di nuovo sta succedendo in America (ché quello che succede in Europa lo sapete già), roba di referendum bocciati, di Obama che recupera i consensi e di Cain (il candidato repubblicano) accusato di molestie sessuali. Dalla quarta donna. (So' proprio focosi sti conservatori, non c'è niente da fare).
  • 7 miliardi: tranquilli che non vi stiamo chiedendo soldi, però dato che la settimana scorsa la popolazione mondiale ha raggiunto quella cifra, noi ne approfittiamo per parlarvi di demografia. Chi è stato il primo a contarci? Uno che non aveva niente di meglio da fare, certo, d'altronde è lo stesso che per primo ha deciso di analizzare lo sperma al microscopio, e anche il pepe perché 'pizzica'.
  • Le avventure di Tintin: state boni che non si fa pubblicità a nessuno. Il film è solo una scusa per raccontarvi una storia che inizia nel Belgio negli anni '20, da una matita nota per aver ideato la 'linea chiara' (ve spiegamo tutto noi) e per essere quella di Hergé, disegnatore che passa dalle accuse di collaborazionismo nella seconda guerra mondiale, all'amicizia con uno dei suoi fan dell'ultima ora: Steven Spielberg, tutto spiegato come solo quelli di Time sanno fare. (A proposito, i Berlinesi al cinema ci sono andati, e il nostro giudizio su un film in cui il protagonista fa il reporter non può che essere oggettivamente di parte, cioè wow).
  • Un italiano al Guggenheim: Maurizio Cattelan, artista provocatore, dissacrante, iconoclasta (per capirci: la foto è una sua opera, e sta a Milano di fronte alle Borsa, poi, poi 'Him' uno scolaretto inginocchiato con la faccia di Hitler, e altre cose che vi spieghiamo) dal 4 Novembre può vantarsi di avere una retrospettiva nel museo più sexy che ci sia, il Guggenheim di New York (quello tutto strano fatto da Lloyd Wright, mica cotica). Perché dovete andarci (e portarci una maglietta che Matteo diventa scemo per queste cose).
Playlist:
FRATELLI LA BIONDA, I want to be your lover
GAZEBO PENGUINS, Troppo facile
BUGO, Casalingo
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, Mio fratellino ha scoperto il rock'n roll
LYKKE LI, Dance Dance Dance
BAUSTELLE, Charlie fa surf 



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