domenica 20 novembre 2011

I Berlinesi diventano buzziconi, ma rimangono sul pezzo e conoscono la differenza tra soupe d'onion e zuppa di porri (che le buone maniere non si improvvisano)

17 Novembre2011
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La buona notizia è che ci sono solo buone notizie. La prima: è giovedì. La seconda: ci sta Berlinesi a Colori. La terza: siamo ingrassati di 30 minuti (e se sbagliamo qualcosa amateci lo stesso). La quarta: abbiamo delle notizie che vi facciamo fare gli splendidi agli aperitivi dei prossimi 6 mesi.
Nella scaletta di oggi c'è tanta Francia. Evelina ha dato il meglio di sé, e a sto giro vi portiamo alle presidenziali, poi in un cinema vicino Marsiglia, in Tibet e a spasso per i buolevard più curiosi degli arrondisment parigini (perché semo i più matti). Insomma, ecco il menu della giornata:

  • Noi, che siamo sempre troppo avanti, pisciamo l'argomento elezioni spagnole (che tanto si sa già come va a finire) e vi parliamo delle presidenziali francesi di maggio prossimo. A spiegarci tutto quanto è Victoire, giornalista e autrice della rubrica esterofila di Radioluiss. La scusa è un sondaggio de Le Nouvel Observateur, che mette in luce alcune tendenze interessanti: la fiducia nei partiti è in perenne calo, e una popolazione sempre più vecchia implica un vantaggio fisiologico per i partiti conservatori. Il rischio è quello di una guerra generazionale (qualcosa di simile a quello che si intravede da noi). E poi vi parliamo anche di come stanno le cose nei partiti maggiori, perché nell'Ump di Sarkozy ci sono parecchi scazzi, e nel Partito Socialista, il vincitore delle primarie, Hollande, è uno che chiamano 'Babar'. Per dire.
  • Il primo cinema della storia. Non è a Parigi, è a La Ciotat, il paesino vicino Marsiglia in cui alla fine dell'Ottocento andava in villeggiatura una famiglia molto appassionata di cinema: i Lumiere (mica cazzi). Nella stazione di La Ciotat hanno girato questo famosissimo corto, e adesso il comune ha deciso di spendere un po' di soldi per far rivivere 'il' cinematografo.
  • Un posto freddo e lontano, il Tibet. A marzo il Dalai Lama ha deciso che la sua carica sarebbe dovuta essere solo spirituale. E quella politica? Se la becca uno che da ragazzo ha iniziato a studiare grazie alle due mucche vendute dai suoi genitori. Ora sta a lui decidere come organizzare la protesta nei confronti della Cina, che coi loro diritti ci si pulisce il culo. Poi ci sta anche tutta la questione su come si sceglie il presunto successore del Dalai Lama (roba di ceneri cremate, e di bambini che nascono nell'istante in cui quell'altro muore)
  • Cristina continua a regalare consigli su come fare ad affrontare con eleganza le controversie della vita. Oggi si parla di deodoranti e di zuppe di aglio e cipolla.
  • Fare estinguere alcune specie, è una cosa crudele, ma a quanto pare gli scienziati ci stanno riflettendo. E sono tutti d'accordo (tigri e panda compresi. Facciamo la rivoluzione?)
  • Facciamo i bohemien acculturati. Oggi parliamo di un libro di Raymond Queneau appena uscito in Italia. Si chiama Conosci Parigi e si basa sulla rubrica che lo scrittore teneva per il giornale parigino L'intransigeant, in cui raccontava Parigi attraverso domande, curiosità e aneddoti. Un esempio? Il primo ristorante fu aperto in via des Poulies nel 1766,  e l'origine del nome si deve a un particolare consommé che si serviva, il 'restaurant', cioè ristoratore. Insomma, o vi beccate le solite guide o vi fidate di noi e di Queneau
  • Ingrassare sembra la scusa migliore per inaugurare una rubrica firmata in tutto e per tutto da Evelina. Di volta in volta parleremo di una parola attraverso la storia 'romanzata' della sua etimologia (ma quanto semo fichi eh?). La parola di oggi è 'antipolitica'.
Playlist:
DAFT PUNK, Technologic
YELLE ft. CROOKERS, Cooler Couleur
ADRIANO CELENTANO I want to know
THE SMASHING PUMPKINS, Tonight tonight
BETTY EVERETT, Shoop Shoop Song 
M83, We own the sky
PHOENIX, Lasso
KORN, Word up
AMY WINEHOUSE, Like smoke
GORILLAZ, Melancholy hill

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